Babilonia Teatri mette in scena dal 12 al 14 aprile (ore 21), presso il Teatro delle Passioni di Modena, The end, spettacolo recentemente insignito del premio Ubu 2011 come “migliore novità italiana/ricerca drammaturgica”.
The End conferma l’impegno sociale della compagnia che si accompagna ad un originalissimo linguaggio scenico: sola in scena Valeria Raimondi declama una sorta di aspro e violento rap sulla morte e sulla dignità nella sofferenza e nella vecchiaia, argomenti che sono dei veri e propri tabù della nostra società. “Oggi la morte non esiste. Non se ne parla – si legge nelle note di regia - Non la si affronta, né la si nomina. È un tabù. La morte viene occultata, nascosta. La consideriamo come qualcosa che non fa parte della vita. […] Oggi invecchiare, come ammalarsi non è consentito. Il mito dell’eterna giovinezza dilaga. Ci stiamo trasformando in un mondo di Dorian Gray. […] Il modo in cui viene affrontata e trattata la morte oggi è profondamente bruciante e carico di contraddizioni. È una combustione lenta e sotterranea, forse per questo più dolorosa e non cicatrizzabile.”
Vestita di lustrini, Valeria Raimondi allestisce un macabro presepe: appende un crocefisso alla fune, issa ai suoi lati, invece dei ladroni, le teste di un bue e di un asino squartati ed infine aggiunge una cometa di lustrini completando il suo presepe vivente.
L’attrice si presenta come una feroce Pizia con le stimmate che impugna una pistola e rivendica in una litania martellante il diritto individuale a scegliere, nei limiti del possibile, la propria morte con l’urlo “Voglio il mio boia / voglio affittarlo / prenotarlo / comprarlo ora”.
Durezza e forti suggestioni smascherano la rimozione della morte, la paura, la solitudine e la regressione che imperversano nella nostra società. Uno spettacolo che tiene il pubblico con il fiato sospeso e lo provoca. “ non mi vedrete con le mutande piene de merda / nuotare nel mio stesso piso / non mi farò lavare da una troia che non sa la mia lingua / non vedrò la vostra faccia di culo una volta al mese / non offrirò lo spettacolo del mio cervello che marcisce / non aspetterò che mi si formino le piaghe sul culo / non mi farò ficcare in bocca le vostre pastiglie di cui non so pronunciare il nome / non guarderò la tv parcheggiato in un salone / non sarete tenuti al pellegrinaggio delle visite / non voglio un prete che non conosco che mi racconterà e vi consolerà… “
Una commovente sfida alla vita che svelerà un vero e proprio coup de théâtre.
Info biglietti: 059 2136021 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13)